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La nascita dell’automobile ed il cambiamento che essa comportato, è la prova di quanto l’architettura sia l’espressione del tempo che si vive.

Immaginare che tutto possa comportarsi al millimetro come una macchina, con funzioni ben specifiche, organizzate per essere una complementare all’altra,è l’evoluzione che porta uno strumento a divenire punto d’arrivo del progetto.

La creazione dei CIAM fanno capire l’importanza e la portata di questo concetto all’interno della comunità architettonica,difatti gli studi sull’abitazione,le infrastrutture,l’urbanistica e la standardizzazione sono solo il risultato di pensiero formatosi in concomitanza con la nascita di uno dei strumenti più rivoluzionari del secolo scorso.

Possiamo prendere come esempio le fotografie e gli studi sulla macchina da abitare di Le Corbusier.

Le funzioni dividono gli spazi che sono a loro volta studiati per cooperare insieme, come un motore di un auto dove tutto funziona per un unico scopo.

La progettazione è diretta al popolo così come Ford con la sua Ford T,la sistemazione urbana è studiata per creare un luogo in cui i collegamenti tipicizzati,improntata su un verde che sia completamente fruibile dall’utente e dove la stratificazione delle funzioni sia ben distinta e riconoscibile all’interno della maglia urbana.

In questi anni il fermento per questa nuova invenzione porta cambiamenti in molte sfere(pensiamo a i quadri di balla nell’arte),ora confrontandoli ai nostri tempi l’innovazione che più ha cambiato la nostra quotidianità è internet.

La domanda che mi pongo è questa,in tempi in cui un blog ha portato la creazione del primo partito in Italia,si può riportare lo stesso concetto di condivisione attiva in architettura?

SOME ARCHITECTURE